
Miele di Marruca (paliurus spina christi)
Le informazioni tecnico-scientifico-apistiche contenute nel sito, non rappresentano modalità o consigli terapeutici.Da millenni l'uomo ha imparato a nutrirsi del miele, questo prelibato e salubre prodotto, nato dall'operosità delle api. Quasi tutti conosciamo l'aspetto, la consistenza e le caratteristiche organolettiche dei celebri mieli: millefiori, di acacia ecc.... ma solo pochi hanno assaggiato questo miele piuttosto sconosciuto, che deriva dalla fioritura di una pianta altrattanto ignota: la marruca (Paliurus Spina Christi). Si tratta di un arbusto spinoso, molto comune in particolare nel Carso Goriziano e nelle colline maremmane, che fiorisce nei mesi di maggio e giugno. I suoi piccoli fiori gialli in autunno si trasformano in bizzarri frutti secchi, bruni, dall'aspetto molto coriaceo. I rami di questa pianta sono particolarmente spinosi e, soprattutto in passato, venivano usati come recinzioni intorno ai pascoli.Il miele uniflorale tratto da questa pianta ha un colore rosso ambrato ed un sapore vagamente caramellato con retrogusto leggermente aspro.La cristallizzazione è media e pare sia particolarmente indicato come antinfiammatorio per lo stomaco. A tavola si sposa egregiamente con i tipici pecorini e con formaggi erborinati.Ad oggi la zona Carsica di Doberdò del lago, terra ancora in buona parte incontaminata, è fra le poche zone in cui si produce ed è possibile assaggiare ed acquistare questo raro miele.
Descrizione della specie: arbusto spinoso (1 - 4 m), con rami arcuati con gli estremi a zig-zag, foglie regolarmente alterne con lamina ovoidale-ellittica o lanceolata, fiori (2 - 3 mm) in cime corimbose, con petali gialli, frutto secco, lenticolare (7 - 8 mm di diametro), circondato da un’ala ondulata altrettanto larga.
Caratteristiche organolettiche: colore ambrato, odore e aroma di media intensità, non particolarmente caratteristici, con nota caramellata.